05.09.2022 - Stampa

Una pedalata con la PlumeStrong Cycling Challenge

Ieri sera ho avuto l’opportunità di riunirmi con una replica della mia bicicletta vincitrice del Tour de France 2020. La Colnago V3Rs era persino dipinta con la speciale livrea gialla con cui ho corso l’ultima tappa. L’ho autografata ed è ora disponibile per essere vinta nell’ambito della PlumeStrong Cycling Challenge di quest’anno.

Allora, cos’è il #PSCC22?

Plume è un’azienda tecnologica che fornisce servizi intelligenti e WiFi alle abitazioni. Ha un grande ufficio nella capitale della Slovenia, Lubiana. Il loro programma di restituzione alle comunità in cui vivono e lavorano si chiama PlumeStrong. 

Quest’anno utilizzeranno i fondi raccolti per fornire l’accesso a programmi di istruzione sicuri ai bambini dell’Ucraina e della Moldavia attraverso l’associazione di beneficenza che hanno scelto, Street Child. È una causa che mi sta molto a cuore, quindi ho deciso di collaborare con loro. Mi piacerebbe molto se anche voi poteste contribuire.

Di recente mi sono seduto con l’amministratore delegato di Plume, Fahri Diner, e abbiamo parlato di cose in comune, tra cui il nostro legame con la Slovenia, l’uso della tecnologia e cosa significa lavorare e allenarsi con i propri compagni di squadra. Ecco alcune parti della nostra conversazione.

Chiedimi qualsiasi cosa, registrato il 4 settembre 2022

Perché oggi tanti atleti forti vengono dalla Slovenia?

Tadej: In Slovenia abbiamo un sacco di atleti davvero grandi, un sacco di talento. Non so da dove derivi tutto questo. Credo che sia solo nella nostra natura che vogliamo avere successo.  Siamo molto ansiosi e testardi. E sì, siamo abituati al duro lavoro, credo, e penso che sia per questo che siamo grandi, almeno in Slovenia. Ma non siamo solo noi, ci sono molti grandi.

Fahri: Lei è un’ispirazione. L’ispirazione forse è contagiosa, quindi speriamo che lei possa contagiarci con questo significato. Spirito, impegno e caparbietà sono alcune delle qualità che credo risuonino anche nel nostro mondo. Nel campo della tecnologia, le nostre vite, il nostro mondo cambia continuamente. Non c’è nulla di costante. Quindi dobbiamo sempre reinventarci e il nostro impegno ci dà il coraggio di queste convinzioni.

Che ruolo ha la tecnologia?

Tadej: Nel ciclismo utilizziamo molti dati. È uno degli sport in cui si possono usare molte cose diverse, e tutto è abbastanza utile se si sa come usarlo. Prima del Tour de France, quando ci alleniamo, costruiamo la forma, osserviamo molto, la curva di potenza e i cardiofrequenzimetri. Quindi sì, raccogliamo tutto. E poi si vede com’è la forma, se siamo al punto giusto prima del Tour o di qualsiasi gara che si voglia affrontare. Quindi, sì, al giorno d’oggi è importante avere molti dati.

Fahri: Beh, sembra che i dati siano al centro di tutto al giorno d’oggi. Essendo nel settore della tecnologia, ovviamente Plume e la nostra azienda si basano sui dati. Forse li usiamo per scopi diversi, ma è chiaro che sono al centro di tutto ciò che facciamo.

Tadej: Sì, soprattutto durante l’anno. Abbiamo così tanti dati che per l’anno successivo sappiamo esattamente cosa fare per essere migliori dell’anno scorso. Quindi ci aiuta molto a migliorare di anno in anno.

Come si gestisce la strategia durante una gara? 

Tadej: C’è sempre una strategia e un piano tattico, ma nel ciclismo non si può fare esattamente quello che si è pianificato perché ci sono tante circostanze che possono accadere. E sì, a volte mi capita di improvvisare in gara in base alle mie sensazioni, e credo che sia nella mia natura correre dall’inizio alla fine, dare tutto, mostrare il mio meglio e cercare di vincere in modi memorabili.

Fahri: Come nel caso della strategia aziendale, si può seguire la scia o guidare dall’inizio? Sono necessarie entrambe le cose. Nel mio lavoro sono spesso in testa a cercare di trovare la strada giusta. Ma dietro di me c’è un esercito di persone e ogni tanto devo rientrare nel gruppo e fare leva. In fin dei conti, è tutta una questione di squadra, e l’una alimenta l’altra.